Un nuovo worm rilasciato su internet è stato rilevato
dall'azienda di software di Pechino, Kingsoft
(il cui website è scritto solo in cinese ).
Come il precedente Code Red, Code Blue lancia un attacco
di tipo Denial of Service. Mentre Code Red aveva come obiettivo
il
sito della Casa Bianca, Code Blue lancia un attacco
verso NSFocus, un provider di network security cinese.
L'aspetto positivo di tale infezione è rappresentato
dalla conseguente rimozione dell'originale Code Red, qualora
esso sia presente. Inoltre, Code Blue modifica il sistema
in modo da prevenire future infezioni ad opera di Code Red.
Al momento attuale non sono ancora state confermate vulnerabilità
dei prodotti Cisco, basati su webservers Microsoft.
Diversamente da Code Red, il nuovo codice sfrutta molteplici
vulnerabilità: questo lo rende una minaccia maggiore
oltre ad aumentare l'esposizione al rischio delle potenziali
vittime.
Un altro aspetto negativo e di diversità rispetto
al "fratello rosso" è che Code Blue determina
un aumento graduale dell'utilizzo del sistema, implicando
un possibile crollo dello stesso.
"Dato che questo genera un attacco di tipo Denial of
Service, un malfunzionamento del sistema costituisce in realtà
una debolezza nel design del worm. L'originario Code Red è
stato più problematico da catturare perchè non
intralciava la capacità operativa del server"
commenta Alessandro Budai, R&D engineer presso i laboratori
di E*MAZE.
Si raccomanda agli amministratori di sistema di modificare
i loro firewall e le ACL dei router, per bloccare il traffico
in uscita verso l'indirizzo IP 211.99.196.135, che appartiene
a NSFocus Information Technology.
Di nuovo, qualora vengano utilizzati i webservers Microsoft
Windows (Internet Information Server - IIS), è importante
aggiornare le macchine esistenti rispetto alle nuove vulnerabilità
recentemente scoperte, per assicurarsi una protezione per
il futuro.
Qualora ci fosse incertezza sullo stato di esposizione al
Code Blue, ad altri worms e bachi di sicurezza, è possibile
contattare E*MAZE per una demo del suo security scanner, ipLegion.
|